Il servizio civile è decisamente un’opportunità unica, ma
non sempre questa esperienza riesce a
soddisfare chi lo sceglie; è per questo che mi sento fortunata due volte: la
prima per aver scelto l’Avaz, la seconda per essere stata scelta dall’Avaz.
Mentre terminavo la mia tesi di laurea specialistica avevo
già le idee chiare: volevo partire e fare un’esperienza concreta nel mondo del
volontariato e della cooperazione internazionale, dunque ho scelto di
candidarmi per il servizio civile all’estero. Una settimana dopo il
conseguimento della laurea ho fatto un colloquio con l’ONG Avaz Onlus nella sua
sede di Roma, nei giorni successivi ho appreso di essere stata scelta e dopo la formazione prevista in Italia, che
ricordo col sorriso, finalmente sono partita.
Con le mie forti motivazioni ho conquistato in breve tempo
l’appoggio di tutti i miei cari, non senza riserve e preoccupazioni relative al
luogo in cui avevo scelto di vivere un anno della mia vita, il Camerun.
Tornando indietro al momento della mia scelta, mentre mi
destreggiavo tra la lettura di mille progetti ho avuto un primo contatto con
Villaggio Fraternitè: Il mio amico Giuseppe era stato dentista volontario per
un mese in Camerun, proprio al Villaggio Fraternitè di Sangmelima. Avere un’esperienza
diretta, fidata è stato impagabile e sicuramente decisivo nella mia scelta;
oltre a ciò mi è bastato leggere una
volta il progetto per innamorarmene. Ho così iniziato a seguirne gli
aggiornamenti della pagina facebook, a guardare le foto e i video dei bimbi,
insomma non vedevo l’ora di partire per dare il mio contributo!
Villaggio Fraternité è un luogo dove si respira
quotidianamente un’aria di umanità e familiarità, incorniciato dalla foresta
tropicale ed un sottofondo di risate e urla di bambini; è animato da diverse
realtà al suo interno e composto da edifici separati tra cui due case per gli
espatriati, il pollaio, la sala video, la mensa, la scuola materna, la scuola
elementare ed il cuore pulsante del
progetto ovvero il centro d’accoglienza . Ad ospitare Villaggio Fraternité è
Sangmelima, piccola e tranquilla cittadina del sud del Camerun, soprannominata “la belle” per la sua pulizia. Situata
a due ore dalla capitale, è l’ideale per vivere la prima Africa.
Sapevo che andando in un altro continente sarei tornata
arricchita, avrei imparato un’altra lingua ed assimilato un’altra cultura, e
che lavorando per una ONG avrei fatto un’esperienza formativa, ma la realtà ha
superato le mie aspettative.
A tre mesi
dalla conclusione del mio servizio civile posso già affermare che è stata
l’esperienza più formativa della mia vita. Grazie alla scrupolosità, dedizione
e disponibilità dei referenti Avaz in loco ho avuto modo di testare il mio spirito di adattamento, ho
approfondito la conoscenza del mondo della cooperazione internazionale ed ho
aumentato le mie competenze. Michele capo-progetto e Olp (operatore locale di
progetto) ha indirizzato me e Martina, la mia simpatica compagna di viaggio,
nella scoperta della cooperazione, fornendoci tutti gli strumenti teorici
necessari, mettendo a nostra disposizione la sua preziosa esperienza, la sua
disponibilità costante e valorizzando le nostre competenze e capacità all’interno
del progetto, incoraggiandoci infine a superare gli ostacoli. La seconda figura
chiave è stata il rappresentante paese, Valerio, indispensabile nel decifrare i
codici relativi al Paese di svolgimento del progetto e nel velocizzare il
processo di ambientamento, accompagnandoci nella scoperta, placando ansie ed
insicurezze.
Queste due figure chiave della mia esperienza rispecchiano
lo spirito dell’ONG Avaz Onlus e di Villaggio Fraternité ed il motto “insieme
si cresce” riassume l’essenza della mia esperienza, il sentirsi parte di
qualcosa arricchendone le potenzialità ed accrescendo le proprie in cambio.
Elena Maglio
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